Campo elettromagnetico e inquinamento elettromagnetico

IL CAMPO ELETTROMAGNETICO

Innanzitutto:
  • In fisica, il campo elettromagnetico, costituito dalla combinazione del campo elettrico e del campo magnetico, è il campo responsabile dell'interazione elettromagnetica, una delle quattro interazioni fondamentali che strutturano l’universo.
Come già visto precedentemente, secondo le equazioni di Maxwell, la variazione temporale di uno dei due campi determina il manifestarsi dell'altro; campo elettrico e campo magnetico sono quindi caratterizzati da una stretta connessione. In particolare, un campo elettrico variabile nel tempo genera nello spazio circostante un campo magnetico; e un campo magnetico variabile nel tempo genera nello spazio circostante un campo elettrico.  Sappiamo inoltre che: Leequazioni di Maxwell indicano che il campo elettromagnetico è generatolocalmente da qualunque distribuzione dicarica elettrica variabile nel tempo e si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche
In particolare:
  • Il campo elettromagnetico interagisce nello spazio con cariche elettriche e può manifestarsi anche in assenza di esse, è quindi un'entità fisica che può essere definita indipendentemente dalle sorgenti che l'hanno generata.
In assenza di sorgenti il campo elettromagnetico è unfenomeno ondulatorio che non necessita di alcun supporto materiale per propagarsi nello spazio e che nel vuoto viaggia alla velocità della luce.

ONDA ELETTROMAGNETICA

  • Le variazioni del campo elettromagnetico possono produrre onde elettromagnetiche.
-L'onda elettromagnetica trasporta energia e continua a propagarsi anche quando la carica che l'ha generata smette di muoversi. -L'onda ha una forma sinusoidale e non necessita di un supporto materiale. Maxwell mostrò tra l’altro che le onde elettromagnetiche, nel vuoto, si propagano alla velocità della luce, e che la luce stessa è un’onda elettromagnetica ( circa 299 mila km/sec ).
In generale, la propagazione delle onde può essere descritta mediante i parametri: 
  • L’ampiezza: rappresenta la distanza del massimo della cresta dall'asse di propagazione dell'onda, e si misura in volt su metro.
  • Frequenza: rappresenta il numero di oscillazioni dell'onda in un secondo e si misura in hertz.
  • Velocità di propagazione: che assume valori diversi a seconda del mezzo di propagazione
  • Lunghezza d'onda: è la distanza tra due punti successivi in fase fra loro nel profilo spaziale, e l'unità di misura è il metro

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

L’insieme di tutte le possibili onde elettromagnetiche, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico. Lo spettro può essere diviso in due regioni a seconda che l’energia trasportata dalle onde elettromagnetiche sia più o meno sufficiente a ionizzare gli atomi, cioè a strappar loro gli elettroni e quindi a rompere i legami atomici che tengono unite le molecole nelle cellule.:
  • radiazioni non ionizzanti: comprendono le frequenze fino alla luce visibile.
  • radiazioni ionizzanti: coprono la parte dello spettro dalla luce ultravioletta ai raggi gamma.
E’ alle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti con frequenza inferiore a quella della luce infrarossa che ci si riferisce quando si parla di inquinamento elettromagnetico. 
Con il termine inquinamento elettromagnetico o elettrosmog si identifica una tipologia di inquinamento legato alla presenza nell’ambiente di onde elettromagnetiche generate da ogni tipo di apparecchiatura che utilizzi energia elettrica, dai più comuni elettrodomestici ai telefoni cellulari fino alle antenne radio, televisive o radar. Tali onde sono caratterizzate da una frequenza che può variare da pochi a centinaia di miliardi di hertz (oscillazioni al secondo) in un intervallo dello spettro elettromagnetico in cui l’essere umano non ha sensi per avvertirle, come avviene invece per il calore del fuoco o per la luce del Sole, anch’esse onde elettromagnetiche, ma da cui sa difendersi. 
  • L’impatto delle radiazioni non ionizzanti sull’uomo dipende dall’intensità e dalla frequenza delle radiazioni stesse.
  • Le radiazioni molto intense di bassa frequenza possono provocare impulsi nervosi e contrazioni muscolari involontarie.
  • Le radiazioni intense ad alta frequenza possono provocare un surriscaldamento dei tessuti.
Inoltre: Diversi studi forniscono tuttavia indicazioni sul fatto che anche in caso di una debole esposizione alle radiazioni ci siano degli effetti biologici. Alcuni esperimenti condotti con radiazioni deboli di bassa frequenza hanno, ad esempio, riscontrato un impatto sul comportamento, sulle facoltà di apprendimento e sul sistema ormonale degli animali e sulla crescita delle piante.