Forza tra magneti e correnti

Per capire la forza tra magneti e correnti, abbiamo la dimostrazione di 3 esperimenti nel corso della storia effettuati da 3 grandi fisici, osserviamo. Iniziamo con l'Esperienza di Oersted: Nel 1820 Oersted dispose nella direzione sud-nord, sopra un ago magnetico, un filo elettrico collegato ad una batteria. Quando nel filo passava corrente, l'ago ruotava e tendeva a disporsi perpendicolarmente al filo stesso. Questa esperienza mette in luce che un filo percorso da corrente genera un campo magnetico.  
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In un piano perpendicolare al filo percorso da corrente le linee del campo magnetico sono circonferenze concentriche al filo
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Per dimostrare Iil verso delle linee del campo magnetico si ottiene: puntando il pollice della mano destra nel verso della corrente le altre dita si chiudono nel verso del campo
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Successivamente abbiamo l'Esperimento di Faraday: Nel 1821 il fisico inglese Michael Faraday osservo che un filo percorso da corrente, in un campo magnetico, subisce una forza.  Se poniamo un filo percorso da corrente in un campo magnetico,    in direzione perpendicolare alle linee di campo.  Sul filo agisce una forza, che è perpendicolare sia al filo stesso, sia alle linee del campo magnetico.  Il verso delle forza che agisce su un filo rettilineo percorso da corrente  è dato dalla regola della mano destra:
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ponendo anche qui il pollice della mano destra nel verso della corrente e le altre dita nel verso del campo magnetico il verso della forza è quello che esce dal palmo della mano.
Infine abbiamo l'Esperienza di Ampere: Andre Marie Ampere constatò che due fili rettilinei e paralleli si attraggono se sono percorsi da corrente nello stesso verso. Invece, i due fili rispingono se conducono correnti elettriche che hanno versi opposti.
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Eseguendo l'esperimento con due fili molto più lunghi  della distanza che li separa, si ottiene la legge di Ampere: la forza che agisce su un tratto di lunghezza di ciascuno  dei due fili è direttamente proporzionale a l e alle intensità i1  e i2 delle due correnti che circolano; inoltre, è inversamente  proporzionale alla distanza tra i fili
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