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Applicazioni: il valore medio di una funzione

Un'importante applicazione della teoria degli integrali definiti, ed in particolare del Teorema della media integrale, è il calcolo del valore medio di una funzione su un certo intervallo. Il concetto della prima parte del Teorema della media integrale è ripreso nell'immagine qui sotto
[size=85]Il teorema della media integrale afferma data una funzione continua in un intervallo (nell'esempio [math]\left[1,3\right][/math]), è possibile trovare un valore medio [math]y_M[/math] tale per cui [color=#38761d][b]l'area sottesa alla funzione originale[/b][/color] sia uguale a quella del rettangolo in figura, cioè [color=#0000ff][b]quella sottesa alla funzione costante [/b][/color][math]\textcolor{blue}{y=y_M}[/math].

[la tesi del teorema in realtà è più complessa: afferma che il valore medio [math]y_M[/math] può sempre essere visto come risultato della funzione di un certo input [math]x_M[/math]  preso nell'intervallo considerato. Nell'esempio afferma cioè che [math]\exists x_M \in [1,3]\quad |\quad  y_M=f(x_M)[/math]. Questo secondo aspetto del teorema,  che è quello ESSENZIALE per poter dimostrare il teorema Fondamentale  del calcolo integrale, non ci interessa però in questa sede].[/size]
Il teorema della media integrale afferma data una funzione continua in un intervallo (nell'esempio ), è possibile trovare un valore medio tale per cui l'area sottesa alla funzione originale sia uguale a quella del rettangolo in figura, cioè quella sottesa alla funzione costante . [la tesi del teorema in realtà è più complessa: afferma che il valore medio può sempre essere visto come risultato della funzione di un certo input preso nell'intervallo considerato. Nell'esempio afferma cioè che . Questo secondo aspetto del teorema, che è quello ESSENZIALE per poter dimostrare il teorema Fondamentale del calcolo integrale, non ci interessa però in questa sede].
AREE E VELOCITÁ: IL VALORE MEDIO COME VALORE COSTANTE EQUIVALENTE Il discorso puramente geometrico ribadito nella didascalia della figura potrebbe essere messo in connessione al concetto di valor medio dicendo che è l'altezza media del grafico della funzione nell'intervallo considerato. Proviamo ad andare oltre: al posto della funzione , che nell'intervallo cambia in continuazione valore, possiamo considerare una funzione che fornisce costantemente lo stesso valore che ha lo stesso effetto complessivo, dove l'effetto complessivo in questo caso è l'area sottesa. Ricordiamo che nei primi esempi che abbiamo preso per parlare di integrali definiti avevamo il grafico della velocità, e che l'area sottesa ci forniva lo spazio percorso. Considerando questo esempio particolare possiamo rileggere l'immagine sopra in questo modo: al posto di una funzione che descrive un moto in cui la velocità cambia continuamente, possiamo costruirne un'altra che descrive un corpo che si muove con velocità costante pari a , e che percorre lo stesso spazio complessivo in quel dato intervallo di tempo. Non è forse questo il significato di media? Un valore costante che "riassume" il comportamento variegato di un fenomeno: la velocità media è quella a cui mi dovrei muovere per viaggiare sempre alla stessa velocità ed ottenere lo stesso spazio. L'UNICA MEDIA CHE CONTA PER LO STUDENTE Per ricollegarci al significato più comune di media fra più valori, prendiamo l'esempio che tutti gli studenti associano all'idea di media. Se prendo i seguenti voti: quando faccio la media trovo: che vuol dire: al posto di prendere i miei quattro voti diversi uno dall'altro è come se avessi preso costantemente in ogni prova. In ogni caso avrei preso un punteggio complessivo di punti. Fare la media è come sommare tutti i punti ottenuti e ridistribuirli in parti uguali, così come
  • calcolare la velocità media è fare lo spazio totale e distribuirlo in modo uniforme nell'intervallo di tempo in cui lo si deve percorrere;
  • calcolare l'altezza media è calcolare l'area totale e distribuirla uniformemente lungo la base su cui deve giacere.
Per collegare questa visione del concetto di media ai precedenti, dobbiamo introdurre (o ripassare) il concetto di media pesata o ponderata (dal latino pondus=peso). Ad esempio la media dei voti appena vista può essere riscritta così La scrittura è del tutto equivalente, ma abbiamo messo in evidenza il numero di volte in cui ho ricevuto ogni singolo voto (in probabilità diremmo la sua frequenza), e questo ci fa vedere che il risultato ha un peso diverso degli altri, perché capita due volte e quindi incide maggiormente sulla media. Generalizzando questo concetto certi insegnanti decidono di dare meno peso a certi voti, non perché siano capitati meno spesso ma perché ad esempio sono associati a certi tipi di prove, come quelle di gruppo, in cui il contributo ed il "merito" dei singoli studenti è meno facilmente definibile (tipicamente il secchione lavora per tutti e fa prendere un voto eccellente a tutti quanti). Quindi supponendo che i voti siano la media normale sarebbe Ma supponendo che il fosse il frutto di un lavoro di gruppo, la media sarebbe molto sbilanciata (lo studente nelle altre prove è sempre stato sotto al voto medio, e lo ha appena appena raggiunto una sola volta!). Il docente allora potrebbe decidere di far valere questo voto la metà (o due terzi, o qualsiasi altro peso), mentre tutti gli altri valgono normalmente come un voto. Questo NON significa trasformarlo in un , bensì calcolare la seguente media pesata: Da notare che anche il numero totale di prove è cambiato: non ne sono state fatte più bensì . Nel video a seguire rivedremo molti dei concetti esposti finora, ed in particolare che la media calcolata con l'integrale definito è una media pesata di tutti i valori assunti nella funzione in un certo intervallo, ed il peso di ogni valore è l'intervallo infinitesimo per cui esso concorre a definire l'andamento della funzione. Questo ci porta a comprendere meglio la natura dell'integrale definito: essendo il denominatore della media, è una somma di contributi ognuno dei quali è il prodotto tra un risultato di una funzione e l'intervallo infinitesimo in cui tale risultato è valido.
Qui sotto trovi il primo applet utilizzato nel video. L'interruttore rosso ti permette di muoverti tra la visualizzazione a rettangoli e quella del singolo contributo "puntiforme" della funzione, di cui l'integrale calcola la media.