I poligoni

Così come Pitagora, anche Archimede fu un grande matematico vissuto nell'antichità nelle terre italiche, più precisamente a Siracusa. Matematico, fisico, ingegnere, inventore, geometra, astronomo, Archimede era uno scienziato dalle molteplici potenzialità, che divenne famoso per diversi motivi: dagli studi matematici e geometrici, alle macchine da guerra, al principio fisico che regola il galleggiamento dei corpi. Archimede, figlio di buona famiglia, fin da piccolo si appassionò agli studi, andò anche ad Alessandria D'Egitto, presso la grande Biblioteca, per imparare cose nuove e per frequentare i grandi filosofi e scienziati che lì si ritrovavano. Si fece anche copiare alcuni manoscritti della Biblioteca, come gli Elementi di Euclide, che portò con sé a Siracusa per approfondire i suoi studi. Fece molti altri viaggi ad Alessandria e diventò uno dei più saggi uomini del tempo. Addirittura trovò un modo molto preciso per calcolare la misura della circonferenza e dell'area di un cerchio, basandosi sui perimetri e le aree di poligoni regolari inscritti e circoscritti nel cerchio. Con questo metodo, arrivò a calcoare in maniera molto precisa il valore di pi greco. Archimede si occupò poi di fisica meccanica, idrostatica e ottica, realizzando opere straordinarie basate su leve e ingranaggi (celeberrima la sua presunta frase: "datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo!"), che portarono anche alla costruzione di potenti macchine da guerra micidiali, per i nemici di Siracusa. Celebre è anche l'aneddoto che racconta del problema della corona di Re Gerone e della folle corsa di Archimede per le strade, poco dopo essere emerso dalla sua vasca da bagno.
I poligoni