Propagazione rettilinea della luce (corpuscolare)

Il fenomeno della propagazione rettilinea è compatibile sia con l’ipotesi ondulatoria che con l’ipotesi corpuscolare della luce. Infatti l’energia può essere trasportata sia da un fascio di particelle sia da un’onda e in entrambi i casi la propagazione può essere rettilinea.
Nel caso della propagazione rettilinea corpuscolare, le particelle procedono per inerzia in linea retta, così come tutte le particelle materiali in assenza di forze. Quindi anche i corpuscoli luminosi seguono il principio di inerzia. Inoltre, la velocità straordinariamente elevata rendeva del tutto irrilevante l'effetto attrattivo della Terra, che altrimenti avrebbe trasformato le traiettorie rettilinee in traiettorie paraboliche. 
La propagazione rettilinea della luce costituiva indubbiamente il punto di forza dei sostenitori della teoria corpuscolare della luce. 
Va detto però che i corpuscolisti incontravano qualche difficoltà nello spiegare perchè due fasci di particelle-luce, incrociandosi, non si sparpagliassero a causa degli urti reciproci. 
Per superare questa obiezione, bastava però ammettere che tali particelle, essendo così piccole, non ammettevano alcuna possibilità di urto reciproco.
Il fenomeno della propagazione rettilinea è compatibile sia con l’ipotesi ondulatoria che con l’ipotesi corpuscolare della luce. Infatti l’energia può essere trasportata sia da un fascio di particelle sia da un’onda e in entrambi i casi la propagazione può essere rettilinea. Nel caso della propagazione rettilinea corpuscolare, le particelle procedono per inerzia in linea retta, così come tutte le particelle materiali in assenza di forze. Quindi anche i corpuscoli luminosi seguono il principio di inerzia. Inoltre, la velocità straordinariamente elevata rendeva del tutto irrilevante l'effetto attrattivo della Terra, che altrimenti avrebbe trasformato le traiettorie rettilinee in traiettorie paraboliche. La propagazione rettilinea della luce costituiva indubbiamente il punto di forza dei sostenitori della teoria corpuscolare della luce. Va detto però che i corpuscolisti incontravano qualche difficoltà nello spiegare perchè due fasci di particelle-luce, incrociandosi, non si sparpagliassero a causa degli urti reciproci. Per superare questa obiezione, bastava però ammettere che tali particelle, essendo così piccole, non ammettevano alcuna possibilità di urto reciproco.